giovedì 7 agosto 2008

BUONE VACANZE


AVIS AMBIVERE VI AUGURA
BUONE VACANZE

martedì 5 agosto 2008

Assenze garantite per i donatori di sangue

Le norme "anti-fannulloni"
colpiscono i volontari: stipendio decurtato
La protesta delle associazioni.
E il ministro fa marcia indietro
ROMA - Le misure anti-fannulloni non colpiranno i donatori di sangue e di midollo osseo. Dopo la denuncia pubblicata su Repubblica, il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta fa marcia indietro e spiega: "Nessuna penalizzazione dei lavoratori pubblici che, con grande senso di altruismo, compiono un gesto di solidarietà ".
Una modifica al decreto 112, contenente le norme anti-assenteismo, permetterà che i dipendenti pubblici continuino, grazie al contributo Inps, a ricevere la paga piena in caso di assenza dal lavoro per donare il sangue o le cellule staminali ad uso trapianto emoproteico.
Era dal 1990 che una legge italiana prevedeva per i donatori che lavorano, nel pubblico o nel privato, il giorno di permesso pagato al 100%. Principio che il governo Berlusconi nel 2005 aveva confermato. In pratica, fino all'approvazione della norma, chi prendeva un giorno libero per donare il sangue riceveva la paga piena, grazie al contributo dell'Inps. Un sistema che le nuove norme varate dal governo hanno smantellato, prevedendo che il giorno della donazione mancherà dalla retribuzione aggiuntiva, quella legata alla contrattazione integrativa (fino al 30% del totale) e che tra le tante voci aveva anche la donazione di sangue."
Non importa quanti soldi sono. Fossero anche 5 euro si tratta di una cosa ingiusta. Questa è gente che fa del bene, che aiuta altri a vivere. Non deve rimetterci niente" denuncia oggi su Repubblica, Andrea Tieghi, presidente nazionale di Avis e attualmente anche portavoce di Civis, il coordinamento che raccoglie tutte le grandi associazioni di donatori. Una protesta davanti alla quale Brunetta ha fatto marcia indietro. Promettendo che tutto tornerà come prima.
(5 agosto 2008)

lunedì 4 agosto 2008

Donazioni in calo, è emergenza sangue gruppo 0


È di nuovo emergenza sangue in bergamasca. Da qualche mese, infatti, l’Avis provinciale registra un calo di donazioni. A lanciare il nuovo appello perché ad agosto la situazione non peggiori sono Tiziano Gamba e Domenico Giupponi, presidente e direttore sanitario dell’associazione di donatori di sangue. «Le malattie che necessitano di terapia trasfusionale e gli interventi chirurgici, soprattutto trapianti, - precisano i due dirigenti - non vanno in vacanza, di sangue ed emoderivati c’è necessità durante tutti i mesi dell’anno».
L’invito è indirizzato ai 35.000 avisini della provincia, in particolare di gruppo sanguigno 0 positivo e negativo, pronti per la donazione, quindi in buone condizioni di salute, non sospesi, con esami sulla donazione precedente nella norma, che non abbiano donato sangue negli ultimi 90 giorni, se maschi, e negli ultimi 6 mesi se donne in età fertile.

È importante che vengano rispettati anche gli appuntamenti già fissati per le donazioni in aferesi – dichiara Barbara Giussani, responsabile sanitaria delle Unità di raccolta Avis – o almeno che si avvisi il centro del Monterosso in caso di impossibilità alla donazione così che si possano inserire altri donatori in attesa. L'attività di aferesi, in particolare per le donazione piastrine-plasma, globuli rossi-plasma, globuli rossi-piastrine – continua la dottoressa Giussani - necessita di una programmazione accurata per potere assicurare quotidianamente l'apporto trasfusionale in particolare a malati di tumore, pazienti trapiantati e neonati prematuri.

Per scegliere dove donare non c’è che l’imbarazzo della scelta, dagli ospedali di Seriate, Treviglio, a quelli di Romano di Lombardia, Trescore, Calcinate, Ponte San Pietro, Gazzaniga, Zingonia, San Giovanni Bianco, Piario, Sarnico, oltre ovviamente al centro Avis del Monterosso - dove si può effettuare anche la donazione in aferesi – a Bergamo, in via Da Vinci 4, tel. 035.342222, aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 10.30.

Quello dell’emergenza sangue non è un problema solo bergamasco. Anche nel resto d’Italia si deve cominciare a fare i conti con un’autosufficienza non più così certa, come per gli anni passati. Lo spiega Tiziano Gamba che è anche responsabile di Avis nazionale per l’autosufficienza di sangue. Le esigenze di trasfusioni, si pensi al consumo clinico nei centri d’eccellenza e quindi ai trapianti sempre più numerosi, ma anche alle cure per altre patologie tumorali, in particolare di globuli rossi, sono cambiate e soprattutto aumentate. Questo significa – la Lombardia ne è un esempio – che consumiamo molto più sangue e di conseguenza ne abbiamo a disposizione sempre meno per le altre regioni e per far fronte a situazioni di criticità improvvise conseguenti a carenze di sangue. A questo punto – secondo Tiziano Gamba - due sono le strade obbligate da percorrere: un maggior coordinamento, a cominciare proprio dalla Lombardia, tra Regione e Avis per individuare insieme - sulla base di monitoraggi e approfondite analisi dei consumi e delle esigenze - interventi più razionali ed efficaci e aumentare la base dei donatori. Perché ricevere sangue è un diritto, ma donarlo è un dovere civile.


SE MANCA LA PIOGGIA SPERIAMO NEL CIELO...
...SE MANCA IL SANGUE SPERIAMO IN TE

venerdì 1 agosto 2008

CIAO GRAZIELLA

Il direttivo, i soci e i volontari Avis sezione di Ambivere sono vicini al presidente Tiziano Alborghetti e ai figli Alessandra e Walter per la prematura scomparsa della cara Graziella.





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