martedì 10 novembre 2009

AVIS BERGAMO: Falsi appelli per la ricerca del sangue via sms

Si ripete anche in questo periodo lo spiacevole fenomeno degli sms sui cellulari che informano i cittadini sul presunto bisogno di sangue per slavare la vita a bambini in gravi condizioni.
Si tratta, in realtà, di una notizia inventata che approfitta della generosità delle persone oneste.

Il direttore del Centro Nazionale Sangue, Giuliano Grazzini, unitamente ai Presidenti delle 4 associazioni e Federazioni di volontariato Sangue (AVIS, CRI, Fidas, Fratres) raccomanda di ignorare tali sciacallaggi.

Inoltre invita alla riflessione: "Il sistema trasfusionale italiano è basato sulla donazione volontaria, altruistica e non remunerata, ma soprattutto governata da meccanismi di controllo regionale da una legge dello Stato. Anche il sangue "raro" viene mappato. Questo significa che gli operatori sanno dove andare a cercare il sangue che serve.
Mai nessuno si sognerebbe dinanzi ad emergenze di instaurare una simile catena di presunta "solidarietà".
L'uso degli sms al massimo può riguardare il contatto personale e protetto da privacy che l'associazione di volontariato può effettuare per chiamare il volontario che ha firmato la liberatoria, in caso di richiesta urgente di donazione, sempre allo scadere del periodo di legge previsto tra una donazione e l'altra (3 mesi per gli uomini e per le donne, con 4 donazioni massime all'anno per i primi e 2 per le seconde) ma si tratta di casi eccezionali e personali".

Posta la falsità di tali appelli, non possiamo che ribadire il nostro invito ai cittadini che vogliono liberamente aderire alla donazione, a informarsi nei Centri Trasfusionali delel Strutture Ospedaliere e presso le sedi della nostra Associazione.

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